Trasformare il dolore con la compassione e la gentilezza
I momenti duri di sconvolgimento emotivo e psicologico sono inevitabili per ognuno di noi, così come le fragilità e il dolore nel nostro corpo.
Ogni viaggio umano ha una sua parte positiva, ma anche una sua storia di tragedie, perdite, dispiaceri e paure, specialmente per chi ha subìto un trauma.
Possiamo trasformare tutto questo dolore attraverso il potere della gentilezza amorevole.
Non serve essere un santo per trovare la grazia della compassione che è presente in ognuno di noi. Attraverso la pratica della gentilezza amorevole verso noi stessi e gli altri, avremo bisogno solo di porre attenzione al dolore e a quello che lo ha causato. A volte, sembra così difficile, quasi impossibile, trovare dentro di noi la capacità di comprendere e di perdonare, quando ci confrontiamo con sofferenze così forti, come quella del trauma. È vero che trovare e far fiorire la gentilezza amorevole dentro di noi spesso non è facile, ma vivere senza è ancora più difficile. Non si può vivere con emozioni quali la rabbia, il risentimento e il congelamento nel cuore. La nostra guarigione dipende anche dalla voglia di coltivare la compassione per noi stessi e poi per gli altri.
Hellen Keller una volta ha detto: “Sebbene il mondo sia pieno di sofferenza, è anche pieno di modi di superarla”.
La compassione, la gentilezza amorevole verso noi, gli altri e l’universo, è il dono più prezioso che possiamo iniziare a coltivare.
In momenti di dispiacere e di disorientamento, è l’unico che ci ristora e ci offre rifugio. È proprio la forza dell’empatia con il nostro cuore e quello altrui che ci permette di raggiungere e riparare le nostre sofferenze.
È la compassione l’unica che ci può salvare dalla disperazione e dal senso di impotenza, che ci fornisce un luogo di pace e comprensione, dentro e fuori di noi. La compassione, però, non è un rimedio veloce per sofferenze che possono avere radici lontane. È qualcosa che va sviluppato con pazienza, nel tempo.
Riferimenti
- Feldman, C. (2005). Compassion. Shambhala Publications
Autore/i dell'articolo
Dott.ssa Antonella Montano
- Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
- Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
- Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
- Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
- MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
- Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
- Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)
Dott.ssa Roberta Borzì
- Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
- Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
- Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.