Terapia cognitivo-comportamentale ed EMDR per il PTSD

Uno dei trattamenti psicologici elettivi per i pazienti con PTSD è la terapia cognitivo-comportamentale espositiva o il trattamento EMDR.

L’ultima meta-analisi di Cusack et al. (2016) ha raccolto 64 studi diversi mostrando come le evidenze sostengano l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale  sia per il miglioramento della sintomatologia del PTSD, sia per la risoluzione di aspetti concomitanti quali ansia e depressione.

In particolare, rispetto ai soggetti di controllo, i pazienti trattati con terapia cognitivo-comportamentale espositiva mostravano una perdita dei criteri per formulare la diagnosi di PTSD in una percentuale superiore al 66%. La stessa meta-analisi (Cusack, et al., 2016) ha mostrato come anche l’EMDR  un forte fattore di efficacia per la perdita della diagnosi di PTSD. Anche in questo caso vi è un miglioramento dei sintomi depressivi in una percentuale superiore al 64%.

Sebbene entrambi gli interventi possano essere efficaci nel trattamento del PTSD, i pazienti variano in modo sostanziale nella risposta al trattamento e nel decorso della malattia rispondendo in modo diverso ai due trattamenti (Deisenhofer, et al., 2018).  Una percentuale di pazienti con trauma grave non beneficia della terapia espositiva oppure la evita a causa della possibilità di sentirsi soverchiato dall’esposizione stessa. Pertanto, con alcuni pazienti sono più indicati metodi che non richiedano esposizione.

Tratto dalla tesi finale di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale della dott.ssa Valentina G.M. Moreas discussa all’Istituto A.T. Beck di Caserta, Dicembre 2018