La scrittura libera
La scrittura libera
Questo è un modo nuovo e diverso di scrivere. Cerca di dimenticare tutto quello che ti è stato detto sulla scrittura. Dimentica tutti gli insegnanti che hai avuto. Dimentica di provare a fare le cose bene.
Scrivi senza fermarti nello slot di tempo che hai deciso di dedicare a questo esercizio. Prendi la penna, il foglio di carta e comincia a scrivere. Non cancellare quello che scrivi. Non tornare indietro a rileggere. Non censurarti. Non devi controllare la punteggiatura, l’ortografia, le frasi complete o la grammatica. Le tue parole non devono avere senso per nessun altro. Questa scrittura serve a te.
Non cancellare o incarcerare nulla, non cambiare le parole. A volte, inconsapevolmente sostituirai una parola con un’altra. Potrebbe non avere alcun senso in quel momento, ma quando poi tornerai a rileggere quello che hai scritto, ti sarà immediatamente chiaro il vero significato della frase.
Se perdi il filo, semplicemente ripeti l’ultima frase che hai scritto. Oppure scrivi qualsiasi pensiero ti stia passando per la testa: “Perché sto facendo questo stupido esercizio?”, “Perché ho comprato questo libro?”, “Devo ricordarmi di prendere la carta igienica”. Qualsiasi cosa. Semplicemente ripetilo fin quando non emerge qualcosa di nuovo, che ti porta a un livello più profondo di scrittura.
Se la tua scrittura fa emergere sensazioni o ricordi di quando eri piccolo, potresti realizzare che le tue frasi diventano ancora più semplici, le parole più grandi in dimensione, la tua grafia potrebbe cambiare e il tuo vocabolario restringersi. Oppure, a volte, se i tuoi ricordi o sensazioni sono pre verbali, potresti ritrovarti a corto di parole. Se questo accade, prova a disegnare, piuttosto che scrivere.
Continua a scrivere (o a disegnare) fino a quando finisce il tempo che hai deciso di dedicare. Una volta concluso, fermati. Fermarsi serve a sentirsi sicuri. Se non hai finito, potrai riprendere e scrivere di più la volta successiva.
Riferimenti
- Davis, L. (1990). The courage to heal workbook. Harper
Autore/i dell'articolo
Dott.ssa Antonella Montano
- Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
- Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
- Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
- Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
- MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
- Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
- Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)
Dott.ssa Roberta Borzì
- Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
- Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
- Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.