Ritroviamo la luce dentro di noi
La luce e la speranza sono qui adesso per noi. Le troviamo in ogni ambito dell’esperienza e del nostro essere. Siamo tutte creature dotate di una luce speciale, la luce della consapevolezza.
Prova a fare questo esercizio di consapevolezza: immagina che in una stanza buia ci sia un lume ricavato da una bambola completamente vuota al suo interno e con gli occhi formati da due fori (Tenzin Wangyal Rinpoche, 2012, p. 53). Nel cuore della bambola si trova una lampadina che, una volta accesa, illumina se stessa e lo spazio circostante.
Inoltre la luce fuoriesce dall’apertura degli occhi e in questo modo illumina ogni oggetto che si trova davanti.
Immagina adesso di essere tu stesso questa bambola e immagina che la luce che nasce dentro di te può pervadere tutta l’esperienza della tua vita. In tal modo si emana un’autoconsapevolezza che nasce dal cuore, sale attraverso tutti i canali del tuo corpo, e giunge fino agli occhi.
E da qui puoi vedere tutto quello che si trova nel tuo campo percettivo solo perché illuminato da quel tipo speciale di luce, la luce dell’autoconsapevolezza.
Questa luce potrà farti vedere te stesso, gli altri e il mondo in modo diverso, anche dopo esperienze devastanti come quelle del trauma.
Sarà la luce della gentilezza amorevole.
Riferimenti
- Tenzin Wangyal Rinpoche (2012). Gli Yoga tibetani di corpo, parola e mente. Astrolabio Ubaldini.