Il volume intende offrire un training strutturato sul miglioramento delle abilità personali per chi soffre di disturbi dissociativi legati a traumi. Basandosi su una più che trentennale esperienza, gli autori propongono un’integrazione pratica e fruibile di importanti teorie e terapie sul trauma complesso. Questo volume è utilizzabile sia in un contesto di gruppo che all’interno di una terapia individuale.
Offre un’utile combinazione di brevi parti psicoeducative, riflessioni ed esercizi a casa e promuove quelle abilità esistenziali ed emozionali che risultano fondamentali per le persone che soffrono di dissociazione. Iniziando con una panoramica sulla dissociazione e i suoi sintomi, gli autori delineano alcune capacità personali specifiche per gestire i disturbi come: imparare a riflettere; comprendere e regolare le emozioni; mettere in discussione le convinzioni disfunzionali; affrontare la rabbia, la paura, la vergogna e il senso di colpa; gestire gli inneschi traumatici; imparare ad affrontare il desiderio di farsi del male; migliorare a piccoli passi le relazioni con gli altri. Vengono consigliati vari tipi di esercizi quotidiani che aiutano ad integrare abitudini sane riguardo al sonno, al cibo, all’attività fisica e al miglioramento dell’utilizzo del tempo libero per rilassarsi, riflettere e riprendere energia.
Il buddhismo ha affinato da millenni un approccio psicologico alla realtà offrendo soluzioni all’ansia esistenziale che sorprendono per modernità ed efficacia. Nella “Lezione della serenità” Epstein espone una riflessione originalissima sul trauma: tutti lo sperimentiamo, in una forma o in un’altra (lutti, licenziamenti, malattie, abbandono, fine di un amore…). La reazione più comune è quella di rimuoverlo. Tuttavia la sofferenza è semplicemente un fatto della vita e se creiamo un ambiente interiore adatto, anche la più terribile delle esperienze può diventare non solo sopportabile, ma soprattutto un’occasione di crescita.
Nella psicoterapia in generale e in particolar modo in psicotraumatologia prima di entrare nel vivo della terapia è necessario lavorare sulla stabilizzazione psicofisiologica del paziente, intesa come l’apprendimento di strategie auto-regolatorie. L’obiettivo è riportare il paziente all’interno di una finestra di tolleranza emotiva, riducendo così la possibilità di stallo causato dalla comparsa di fenomeni di iper-attivazioni o ipo-attivazioni che possa sovrastarlo. Parte fondamentale della stabilizzazione è la psicoeducazione che permette al terapeuta di poter lavorare con i pazienti all’interno di una finestra sicura. Con questa finalità in questo libro saranno illustrati in modo prevalentemente pratico una serie di interventi clinici che saranno scelti e utilizzati a discrezione del clinico, quali ad esempio la mindfulness, tecniche di riorientamento e consapevolezza sensoriale, tecniche di grounding e autoregolazione, tecniche di respirazione e rilassamento. L’apprendimento di tecniche di gestione favorirà la percezione di auto-efficacia e al contempo la messa in sicurezza del paziente.
Il tempo non guarisce tutte le ferite. Anzi, se l’evento traumatico non viene adeguatamente rielaborato, il trascorrere del tempo ne ‘congela’ il ricordo nel cervello, generando reazioni automatiche di sofferenza e disagio. Lo sa bene chi, anche dopo molti anni, continua a provare la stessa rabbia, lo stesso identico dolore o rancore, come se il tempo non fosse mai passato. Secondo il modello EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) le esperienze traumatiche possono arrivare a sopraffare il sistema di elaborazione adattiva dell’informazione, non consentendogli di fare i collegamenti interni necessari per giungere a una risoluzione interna delle esperienze stesse. L’EMDR tiene dunque conto di tutti gli aspetti di un’esperienza stressante o traumatica, cognitivi, emotivi, comportamentali e neurofisiologici, utilizzando i movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale allo scopo di ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, migliorando così la comunicazione tra gli emisferi cerebrali. La patologia viene in questo approccio considerata come informazione immagazzinata in modo non funzionale, mentre la salute mentale è definita come un equilibrio tra ricordi positivi, da un lato, ed esperienze negative correttamente rielaborate, dall’altro. Prefazione di Isabel Fernandez.
Chi da piccolo è stato maltrattato e abusato dai genitori può amarli solo a patto di rimuovere le proprie autentiche emozioni. E dunque accade spesso che il corpo, rivoltandosi contro la negazione dei traumi infantili irrisolti, si ammali gravemente. In questo libro l’autrice interpreta i messaggi trasmessi dalla malattia e spiega per quale motivo rivivere l’esperienza delle emozioni negate consente di riconoscere la verità di quei messaggi. Un percorso intenso per indicare come uscire dal circolo vizioso dell’autoinganno e rispondere agli appelli del corpo liberandolo dai sintomi.
Questo libro presenta gli studi quarantennali di Stephen Porges sulla neurobiologia comportamentale delle emozioni, sulla regolazione degli affetti, sul comportamento sociale interpersonale e su altri processi psicologici che descrivono le esperienze umane di base. L’autore è uno dei principali ricercatori del sistema nervoso autonomo, un sistema neuronale che controlla in gran parte funzioni inconsce come il battito cardiaco, la respirazione e il comportamento sociale. Egli è anche l’ideatore della teoria polivagale, che sta avendo un grande successo fra i clinici di tutto il mondo per le sue folgoranti illuminazioni sul modo in cui il sistema nervoso autonomo influenza le nostre abilità sociali, le nostre convinzioni e la nostra vita intima.
With Mothers Who Can’t Love: A Healing Guide for Daughters, Susan Forward, Ph.D., author of the smash #1 bestseller Toxic Parents, offers a powerful look at the devastating impact unloving mothers have on their daughters—and provides clear, effective techniques for overcoming that painful legacy. In more than 35 years as a therapist, Forward has worked with large numbers of women struggling to escape the emotional damage inflicted by the women who raised them. Subjected to years of criticism, competition, role-reversal, smothering control, emotional neglect and abuse, these women are plagued by anxiety and depression, relationship problems, lack of confidence, and difficulties with trust. They doubt their worth, and even their ability to love.
Forward examines the Narcissistic Mother, the Competitive Mother, the Overly Enmeshed mother, the Control Freak, Mothers who need Mothering, and mothers who abuse or fail to protect their daughters from abuse.
Filled with compelling case histories, Mothers Who Can’t Love outlines the self-help techniques Forward has developed to transform the lives of her clients, showing women how to overcome the pain of childhood and how to act in their own best interests.
New edition of the Narrative Exposure Therapy manual, an effective, short-term, culturally universal intervention for trauma victims – including the latest insights and new treatments for dissociation and social pain. Narrative Exposure Therapy (NET) is a successful and culturally universal intervention for the treatment of survivors of multiple and severe traumatic events, such as organized violence, torture, war, rape, and childhood abuse. Field tests in contexts of ongoing adversity and disaster areas, as well as controlled trials in various countries, have shown that three to six sessions can be sufficient to provide considerable relief.
Many of us have learned to ignore, deny, or even mistrust the wise messages our bodies give us. The result is that when trauma strikes, a time when we need every aspect of our beings to master the challenge, we may find ourselves disconnected from our greatest strengths. Suzanne Scurlock-Durana, who has spent thirty years studying the gifts of the body and teaching thousands how to reclaim them, began to recognize this strength, which she likens to a GPS, when she herself experienced a life-threatening trauma. Here she walks readers through different areas of the body, revealing the wisdom they hold and how to reconnect with that wisdom. As she shows in this warm, compassionate book, the body’s abilities are always available; we must simply reconnect with them.
From Simon & Schuster, this book provides the encouragement for today’s adults to help themselves overcome the impact of their tragic childhoods. In Repressed Memories the author uses case histories to end the victims’ apparent isolation and shows the way to increasing their self-esteem, enabling them to lead happier, more productive lives.
SECRET SURVIVORS is the first book to expand the definition of incest to include any adult abuser and to focus on what incest does to survivors. E. Sue Blume shows how incest is often at the root of such problems as depression, sexual and eating disorders, drug and alcohol abuse, and phobias and panic disorders. Using this information and the author’s guidance, survivors can identify themselves, develop alternative, nondestructive survival techniques and begin again on a new path toward a rich and empowered life.
Il riconoscimento del disturbo post-traumatico da stress quale entità diagnostica nella terminologia psichiatrica ha favorito lo sviluppo di ricerche sulle modalità con cui le persone reagiscono alle esperienze oppressive. L’evoluzione storica del concetto del trauma, le reazioni e gli adattamenti al trauma, il meccanismo della memoria, le questioni di natura evolutiva, sociale e culturale sono parti principali di questo volume all’interno del quale è confluito l’attuale sapere sugli effetti delle esperienze intollerabili sulla mente, sul corpo e sulla società. Integra la trattazione la rassegna critica dei contributi relativi alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento del disturbo post-traumatico da stress.