Resource Tapping come risorsa nelle dipendenze
Associare un lavoro sul trauma attraverso l’EMDR al Resource Tapping porta risultati considerevoli nel trattamento delle dipendenze, come racconta di aver scoperto nella sua pratica clinica Lauren Parnell, nel suo libro appena pubblicato.
Non dimentichiamo che molti survivor spesso ricorrono all’abuso di farmaci o sostanze.
Molte persone che hanno subìto un abuso infantile, oltre ad avere una soglia del dolore più bassa, hanno anche una maggiore probabilità di soffrire di malattie croniche. Per questo motivo potrebbero ricorrere in modo massiccio all’uso di farmaci, specialmente analgesici.
Altri, per lenire il disagio emotivo, potrebbero, invece, fare uso di sostanze.
Si è scoperto inoltre che l’uso di sostanze, specialmente la cocaina, è fortemente associata alla gravità dell’abuso infantile subìto.
Si è visto che il Resource Tapping può essere di aiuto nella cura delle dipendenze.
Vediamo ora cos’è il Resource Tapping e le differenze con l’EMDR.
Come già detto in altre news , l’EMDR processa l’elaborazione del ricordo traumatico, attraverso una stimolazione bilaterale alternata, anche con appositi strumenti come il Theratapper o i suoni.
Nel Resource Tapping, concentrandosi sulle risorse positive del survivor, si utilizzano sempre set di stimolazioni bilaterali, ma più brevi. Come nell’EMDR, si può tamburellare alternativamente, destra-sinistra, sulle ginocchia o sulle gambe, ma in questo caso il paziente lo può fare da solo. È stato ripreso dall’EMDR anche l’abbraccio della farfalla, in cui il paziente incrocia le braccia sul petto e picchietta in maniera alternata la parte alta delle proprie spalle.
Il Resource Tapping utilizza, dunque, la stessa stimolazione bilaterale per attivare il naturale processo di elaborazione delle informazioni del sistema corpo-mente. Questo ha lo scopo di promuovere l’integrazione delle informazioni contenute nelle reti neurali e rafforzare le risorse positive, esattamente come fa l’EMDR.
Il Resource Tapping è molto utile per aiutare i pazienti nella gestione dei sintomi tra una sessione e un’altra oppure per regolare le proprie emozioni e alleviare così il disagio emotivo.
Riferimenti
- Parnell, L. (2020). Il trattamento basato sull’EMDR per le dipendenze. Raffaello Cortina Editore
Autore/i dell'articolo
Dott.ssa Antonella Montano
- Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
- Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
- Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
- Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
- MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
- Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
- Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)
Dott.ssa Roberta Borzì
- Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
- Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
- Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.