Psicoeducazione sullo spazio personale
La psicoeducazione sullo spazio personale insegna ai bambini che esistono dei confini entro i quali si differenzia il proprio corpo da quello degli altri e che, per sentirsi a proprio agio, è necessario delimitare uno spazio fisico.
Dal momento che il bambino potrebbe non avere di per sé la consapevolezza della propria esigenza di uno spazio personale o della privacy, la comprensione di questi concetti è importante perché d’ora in avanti potranno essere utilizzati dal bambino stesso in vari contesti sociali. Anche se non tutti i bambini hanno vissuto un trauma, è comunque utile definire delle regole o delle linee guida per affrontare le violazioni di confine in modo da scongiurare comportamenti più invasivi e rischiosi in futuro.
La psicoeducazione su questo argomento, infatti, consente ai bambini di identificare adeguatamente e rispettare i limiti e i comportamenti personali. L’inclusione della psicoeducazione sui confini personali dovrà essere estesa ai genitori e ai caregiver in modo che tutti possano distinguere comportamenti appropriati e inappropriati e affrontare con efficacia le violazioni di confine.
Sebbene lo spazio personale sia un costrutto legato alla cultura, per semplicità potremmo definirlo come una distanza adeguata per uno spazio personale, tale da permettere una conversazione e misurabile posizionandosi alla distanza di un braccio dall’interlocutore. Ai caregiver verranno insegnate anche delle regole per il rispetto della privacy in casa. Ad esempio, se qualcuno è in bagno o in camera da letto con la porta chiusa, gli altri dovranno bussare e aspettare il permesso prima di entrare. Oppure, se qualcuno volesse usare o prendere in prestito qualcosa, dovrà chiedere l’autorizzazione.
Quando si spiegherà ai bambini il concetto di spazio personale, potrà essere utile definirlo come un’area invisibile intorno a loro stessi che li fa sentire tranquilli, un posto che nessuno dovrà violare.
A dimostrazione di questo, si potrà far provare ai bambini la sensazione che avvertono quando qualcuno vìola questo spazio confrontandola con quella che si prova quando ne rimane fuori. Si insegnerà loro ad essere consapevoli anche di come stare troppo lontano dagli altri in una conversazione possa influenzare la comunicazione stessa.
A questo proposito, il test della distanza personale prevede di chiedere ai bambini di stendere il proprio braccio di fronte a sé per determinare se un’altra persona si trova a una distanza appropriata per una conversazione.
Per renderli sempre più consapevoli si potrà ripetere l’esercizio più volte, chiedendo come si sentono riguardo ai confini personali quando questi sono violati. Si introdurrà così il concetto di comportamento accettabile e non accettabile.
Riferimenti
- Springer, C.I. & Misurell, J.R. (2015). Game-Based Cognitive Behavioral Therapy for Child Sexual Abuse. An Innovative Treatment Approach. Springer Publishing Company