Miss Marx
Dopo il bellissimo Nico, 1988, Susanna Nicchiarelli torna al Festival di Venezia con un altro straordinario ritratto di donna. Miss Marx è la storia di Eleanor Marx, figlia del padre della filosofia comunista Karl.
Il film si apre nel giorno dei funerali del padre e Tussy – così veniva affettuosamente chiamata da amici e parenti Eleanor – entra di fatto in quella fase della vita in cui viene meno il senso di protezione e sicurezza che la presenza in vita dei genitori, in casi fortunati, garantisce. Eleanor, già orfana di madre, perde la figura paterna, una figura a dir poco ingombrante che lascia, se possibile, un’ombra ancor più ingombrante con la quale convivere.
Eleanor è una studiosa, un’attivista politica che prosegue sensibilizzazione e lotte sociali per le classi disagiate, cercando idealmente di proseguire il lavoro del padre e di quel padre putativo rappresentato da Frederick Engels, figura di riferimento affettivo e ideologico.
Eleanor è una donna autonoma, che viaggia, che si batte per l’emancipazione femminile e che – nonostante strumenti culturali evidentemente non accessibili a tutti – non riesce a salvarsi da una relazione sentimentale tossica con un uomo fedifrago che le dilapida eredità e finanze. Di quest’uomo Tussy è totalmente succube, un uomo che getta sulla sua vita un’ennesima ombra, ombra con la quale in fine non riuscirà a convivere e alla quale finirà per soccombere.
Straordinariamente incarnata dall’attrice Romola Garai, il personaggio di Eleanor è quello di una donna forte, emancipata, colta, libera, appassionata eppur fragile e abitata da une costante malinconia che ha cercato di combattere fino all’ultimo istante con ostinata resilienza, per poi, con altrettanta ostinata determinazione e capacità di libera scelta, scegliere di porre fine a quella stessa vita vissuta con rara intensità.
È vero, la storia di Eleanor Marx non è una storia a lieto fine, ma non per questo è una storia meno rappresentativa o piena di vita e di bellezza. Quella di Eleanor è una storia di un’attualità sconcertante, che la Nicchiarelli sottolinea con scelte di regia, montaggio e colonna sonora particolarmente moderne. Eleanor è una donna vittima del suo tempo, del suo essere donna, schiacciata in un corpo spesso costretto in abiti scomodi e pesanti, la cui presenza sembra stonare in gruppi rigorosamente maschili che l’accolgono solo per il nome che porta e nei quali fatica a muoversi e farsi vedere. Ma Eleanor è una donna che porta avanti la sua battaglia politica, sociale e culturale, per cedere poi sotto il peso di una relazione sentimentale nella quale invece non riesce a trovare né emancipazione né libertà né gratificazione, situazione fin troppo nota a molte moltissime donne, ieri come oggi.
Per questo batte il cuore e si bagnano gli occhi in quell’unico, bellissimo, momento in cui Eleanor si toglie finalmente di dosso quei pesantissimi strati di punitivo abbigliamento e scioglie i capelli, sbottona la camicia, libera il collo e balla, piena di bellezza e libertà, la stessa che ci lascia la visione del bellissimo film di Susanna Nicchiarelli, un’autrice che si conferma matura e talentuosa.
Miss Marx
Un film di Susanna Nicchiarelli
Con Romola Garai, Patrick Kennedy, John Gordon Sinclair
Durata 1h 47m
Uscita 17/09/2020
Autore: Margherita Chiti