Le varie parti di sé
Noi tutti abbiamo delle parti che parlano, tra loro e con noi, e che possiamo immaginare come dei bambini interiori. Alcuni hanno problemi con parti giudicanti e a volte il conflitto è talmente violento che non riescono nemmeno a gestirlo. Se noi riuscissimo a sviluppare una buona comprensione di molte nostre parti interne, piuttosto che evitarle o disprezzarle, sicuramente riusciremo a capirle e a stare meglio.
È importante accettare quello che vediamo, i bambini interiori così come sono, anche se a volte queste parti sembrano molto negative e possono arrivare a spaventarci tanto. Dobbiamo sviluppare un atteggiamento di curiosità verso queste parti, piuttosto che volercene sbarazzare, anche assumendo farmaci, bevendo o ignorandole. A volte, è più utile cercare di capire cosa vogliono queste parti di sè, in modo da farle diventare collaborative.
Sarà più utile rispettare tutte le parti, senza prendere posizione, per evitare di alimentare un conflitto interno. È più funzionale allearsi con l’intero sistema per capire come funziona il tutto.
Non trattiamo male le nostre parti, non insultiamole, non facciamo commenti negativi. Limitiamoci ad alimentare una curiosità sana e cerchiamo di capire il perché una parte sta agendo in un certo modo. Proviamo a promuovere l’aiuto reciproco e la collaborazione piuttosto che un conflitto interno. Ogni parte ha una sua funzione, impariamo a favorire empatia, collaborazione, negoziazione, così come comprensione e compassione. Siamo sicuri di rispettare ciascuna parte del sistema, identificando e sviluppando le sue risorse esistenti e aumentando la sua capacità riflessiva.
Guardiamo curiosi le figure del sistema intero. C’è un momento in cui ci possiamo sentire agitati, ansiosi, impauriti perché non si capisce cosa stia succedendo nel sistema. Non riusciamo a comprendere cosa sta cambiando, se c’è qualcosa di sbagliato… ma in effetti il sistema potrebbe solo stare diventando più integrato. Le parti, comunicando tra loro, condividono, è così che alla fine capiamo, sempre più profondamente, la funzione protettiva che i bambini interiori hanno ricoperto in passato, stanno avendo adesso o avranno in futuro.
Riferimenti
- Fisher, J. (2016). 5° Corso Internazionale “Nuove frontiere nella cura del trauma. Strutturare la cura dei disturbi dissociativi e traumatici complessi: stabilizzare la fase 1, e procedere verso la fase 2”, Venezia