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Le tracce del trauma si trasmettono di generazione in generazione

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Già nel 1990 Levine nel suo primo libro “Waking the tiger: Healing trauma”, aveva espresso l’idea della trasmissione generazionale dei sintomi del trauma.

Solo negli ultimi anni, però  , si è visto attraverso gli studi di epigenetica molecolare e della biochimica come avviene questa trasmissione.

In uno studio pilota del 2014, alcuni topi furono esposti a uno stimolo olfattivo neutro del fiore di ciliegio. L’odore neutro è stato fatto seguire da uno stimolo aversivo rappresentato dalla scossa elettrica. Dopo alcuni accoppiamenti, il topo rimaneva congelato per la paura, anche quando il fiore veniva presentato da solo, in assenza dello shock. Ma fin qui nulla di nuovo, nessuna sorpresa. È l’esempio tipico del condizionamento di Pavlov.

Quello che è stato davvero sorprendente di questo esperimento è che la stessa risposta condizionata è stata reiterata per almeno 5 generazioni.

In altre parole, quando i topi venivano esposti al profumo del fiore di ciliegio, i pro-pro-pronipoti del primo topo dell’esperimento avevano la stessa reazione congelata di paura. Quando gli stessi pro-pro-pronipoti erano esposti ad altri odori neutrali, non c’erano risposte di questo tipo, come non c’erano state per i primi topi dell’esperimento.

Questa trasmissione transgenerazionale era significativamente più forte nella linea maschile di discendenza.

Riferimenti

  • Dias, B.G. & Ressler, K. (2014). Parental Olfactory Experience Influences Behavior and Neural Structure in Subsequent Generations”, Nature Neuroscience 17: 89-96
  • Levine, P.A. (2015). Trauma and Memory. North Atlantic Books
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