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La scala ACE

Alias 2015 in Berlin. Foto: Wolfram Steinberg/dpa/www.picture-alliance.com ** VERWENDUNG NUR F‹R DEN K‹NSTLER ODER NACH KLƒRUNG DER RECHTE ‹BER "WWW.PICTURE-ALLIANCE.COM"
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Numerosi studi ormai dimostrano l’impatto che gli eventi infantili, positivi e negativi, hanno sul benessere dell’età adulta. Lo studio sulle ACE (Adverse Childhood Experiences – Esperienze avverse dell’infanzia) descrive proprio le conseguenze a lungo termine di traumi infantili dell’attaccamento. Tuttavia questa correlazione non è ancora pienamente riconosciuta dalla comunità medica o dalla cultura generale.

Vincent Felitti e Robert Anda del Dipartimento permanente di medicina preventiva Kaiser di San Diego hanno cercato di modificare questa situazione. Felitti, che si occupava del trattamento per l’obesità, aveva notato che le sue pazienti donne riuscivano a perdere peso con successo, ma subito dopo lo riprendevano. Notò con stupore che la maggior parte di esse erano state vittime di abuso sessuale infantile ed erano, in modo più o meno consapevole, spaventate dall’idea di poter diventare sessualmente attraenti. Se erano obese, dunque, erano più protette da questo rischio.

È stata messa a punto una Scala ACE che si occupa di indagare se prima del 18esimo anno di età, la persona ha vissuto un’esperienza di:

  1. Abuso
  • emozionale: minacce ricorrenti, umiliazione
  • fisico: percosse, escludendo le sculacciate
  • con contatto sessuale

 

  1. Ambiente domestico disfunzionale
  • madre trattata in modo violento
  • membro della famiglia (convivente) consumatore di alcol o droga
  • membro della famiglia (convivente) incarcerato
  • membro della famiglia (convivente) depresso cronico, suicida, malato mentale o ricoverato in ospedale psichiatrico
  • non allevato da entrambi i genitori biologici

 

  1. Trascuratezza
  • Fisica
  • Emozionale (Felitti, 2010, p.134)

 

Il punteggio alla scala ACE predice marcatamente la malattia e una morte prematura in età adulta. Si è visto infatti che il 54% dello stato depressivo e il 58% dei tentati suicidi nelle donne possono essere attribuiti a esperienze sfavorevoli infantili. I bambini maschi con un punteggio ACE di 6 o più da adulti hanno una probabilità 46 volte superiore di diventare consumatori di droghe in vena in confronto ai bambini maschi con un punteggio ACE di 0 (Felitti, 2010, pp.135-138).

Riferimenti

  • Felitti, V.J. Anda, R.F. (2010). “Il rapporto tra esperienze sfavorevoli infantili e malattie somatiche, disturbi psichiatrici e comportamento sessuale nell’adulto: implicazioni per la politica sanitaria”. In Lanius, R., Vermetten, E., Pain, C. (a cura di). L’impatto del trauma infantile sulla salute e sulla malattia. L’epidemia nascosta. Tr. It. Giovanni Fioriti. Roma 2012, pp. 131-150
  • Fisher, S. E. (2017).  Neurofeedback nel trattamento dei traumi dello sviluppo. Raffaello Cortina Editore
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