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La Mindfulness e il protocollo MBSR

Mindfulness è la traduzione inglese della parola Sati in lingua pali.

Sati o Mindfulness vuol dire consapevolezza, presenza mentale, concentrazione o ricordo. Cosa dobbiamo ricordare? Di essere consapevoli.

Il primo che ha pensato di introdurre la Mindfulness nell’ambito della medicina mente-corpo è stato Jon Kabat-Zinn, un biologo molecolare statunitense. Kabat-Zinn ha strutturato un protocollo di 10 incontri della durata di 8 settimane, chiamato MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) che permettesse di acquisire questo tipo particolare di consapevolezza.

La definizione che Kabat-Zinn dà alla Mindfulness è “Porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, al momento presente e in modo non giudicante”.

La Mindfulness nella sua essenza include, dunque, attenzione, consapevolezza del momento presente e non giudizio.

Noi tutti abbiamo tanto nella mente, pensiamo molte cose alla volta con vari livelli di consapevolezza cosciente.

Con la pratica della Mindfulness, inizieremo a osservare i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre sensazioni corporee con un maggior senso di distanza e prospettiva. Riusciremo a essere più sottili nel capire cosa c’è e cosa succede nel nostro corpo. Quest’ultimo è la nostra casa e molto spesso la mente ci porta fuori di casa.

Altre definizioni di Mindfulness date da vari studiosi dell’ambito sono:

Mindfulness significa essere pienamente consapevoli di qualsiasi cosa stia accadendo nel momento presente, senza filtri e in assenza della lente di giudizio” (Stahl, 2010)

Mindfulness è coltivare la consapevolezza della mente e del corpo e imparare a vivere nel qui e ora” (Stahl, 2010)

“Essere profondamente radicati nella realtà; la mente mindful è caratterizzata da lucidità e chiarezza ; viene superata la divisione corpo e mente; la mente mindful è in grado di “contenere” tensioni, stress e sofferenza” (Stahl, 2010)

“Osservazione non giudicante dell’incessante flusso degli stimoli interni ed esterni, così come arrivano” (Baer, 2010)

“Una sorta di attenzione saggia, nuda, ed equanime, una presenza mentale, che osserva il continuo e mutevole flusso di sensazioni, emozioni, pensieri nel qui e ora, distinta quindi dall’attenzione funzionale cioè finalizzata a uno scopo condizionata da ciò che è utile e da ciò che non lo è” (Teasdale, 2010)

Una modalità dell’essere, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere come è, e di permettere a noi di essere, semplicemente in questo presente” (Teasdale, 2010)

Riferimenti

  • Stahl, B. (2010). A Mindfulness-Based Stress Reduction Workbook. New Harbinger Publication

Trauma

Il concetto di trauma ha origini antiche e compare nei saggi e negli scritti di tutte le culture del mondo e nelle diverse epoche storiche. Gli uomini si sono sempre interrogati su quali siano le caratteristiche essenziali e specifiche per definire il fenomeno, i suoi effetti sui sopravvissuti e i trattamenti

Riferimenti

  • Emerson, D. (2015). Trauma-Sensitive Yoga in Therapy. Bringing the body into treatment.
  • W.W. Norton & Company.
  • Spinazzola, J., Habib, M., Knoverek, A., Arvidson, J., Nisenbaum, J., Wentworth, R. & Kisiel, C. (2013). The heart of the matter: Com- plex trauma in child welfare. CW360° Trauma-Informed Child Wel- fare Practice.
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