Imparare ad ancorare la tua attenzione
La pratica di Mindfulness inizia con l’intenzione di aiutarti ad ancorare la tua attenzione, senza scappare, a specifiche sensazioni fisiche, in particolari aree del corpo. Ad esempio, all’inizio con la Mindfulness impariamo a sentire i nostri piedi che sono in contatto con la terra o possiamo sentire le nostre ginocchia, le mani sulle gambe, impariamo a focalizzarci piano piano a stare focalizzati su specifiche situazioni. Il grounding ci aiuta a sentirci più stabili. Con la Mindfulness impariamo, infatti, a stare con le sensazioni fisiche che sono di aiuto per ancorarci alla terra.
Il trauma e la sua riattivazione rendono la mente emotiva spesso tesa e agitata. Quando questo accade, il respiro può essere più veloce, meno fluido e più irregolare . Per questa ragione, osservare il respiro può all’inizio essere un fattore scatenante per alcune persone. Fare attenzione al respiro potrebbe, quindi, ricordare il trauma . Quando osserviamo le sensazioni all’interno del nostro corpo, diventiamo più facilmente consapevoli delle emozioni e dei ricordi che ci turbano. Se questo è il tuo caso, puoi focalizzare l’attenzione sull’ancora che meglio si adatta a te.
Un’ancora è come una base sicura, un posto dove, con la pratica, la tua attenzione può diventare stabile e forte.
Può essere difficile trovare un’ancora giusta. La curiosità può esserti utile. Quando la tua attenzione verso l’ancora diventa pigra, osservala più da vicino. Magari puoi notare alcuni dettagli della tua ancora che non avevi notato prima. Oppure puoi passare a un’altra ancora per un po’.
Le ancore che ti possono essere d’aiuto, se non puoi servirti del respiro per le motivazioni sopra esposte, sono le sensazioni in parti per te neutre del tuo corpo, oppure i suoni che provengono dall’interno e dall’esterno della stanza, ma anche alcune posizioni yoga .
Riferimenti
- Davis, L. (2016). Meditations for Healing Trauma. Mindfulness Skills to Ease Post-Traumatic Stress. New Harbinger