I trigger come mappa verso una guarigione sessuale

I trigger possono servire come mappa per la tua guarigione sessuale. Esponendoti e curandoti attraverso i trigger ,  puoi svuotare il bagaglio della tua sessualità appesantito dall’abuso sessuale.

Quali sono i tuoi fattori scatenanti? Quali stimoli visivi, odori, posti, posizioni sessuali o suoni ti scatenano? Quali modi di essere sessuale ti spingono a fuggire, a dissociare, a congelarti,  arrabbiarti o rattristarti? In che modo il sesso e l’intimità sono combinati? Cosa ti succede quando sono insieme? Scoprire i tuoi trigger è come trovare indizi importanti in una caccia al tesoro. Questa informazione è vitale anche per il tuo processo di guarigione sessuale.

Nota come il tuo corpo cambia quando sei di fronte agli stimoli scatenanti. Quali sensazioni noti? Cosa succede nel tuo corpo? Smetti di respirare, serri le mascelle, i tuoi genitali o il muscolo sfinterico si stringono? Come cambiano i tuoi stati d’animo e le emozioni? Esplora i trigger, c’è un mondo di informazioni da ricavare.

L’idea di accogliere i fattori scatenanti può sembrare un controsenso all’inizio. Puoi non sentirti a tuo agio con questo modo di affrontare i trigger, eppure è un metodo davvero efficace. Invece di evitarli e di scappare da essi, puoi cominciare ad andare verso gli stimoli scatenanti, a entrarvi dentro. I fattori scatenanti sono “creature divertenti”. Quando vengono evitati, sembrano diventare più grandi o potenti, mentre lo spazio per te si riduce e diventa più piccolo. Evitare i trigger lascia anche tutte le mine dell’abuso sessuale al loro posto, e quindi il terreno della tua vita continua a essere pericoloso e inaffidabile. Quando gli stimoli scatenanti vengono raccolti, sentiti ed elaborati, si riducono o si trasformano tutti insieme.

Provare a ignorare i trigger, è come ammettere che sono più potenti di te. E questo non è certamente vero. Tu sei più potente di quello che ti è accaduto. Può non sembrarti così a volte, ma ti posso assicurare che è così. Tu sei più potente di quello che ti è successo o di quello che non sei riuscito a fare.