I ricordi traumatici
Quando sperimentiamo un evento traumatico, il ricordo viene immagazzinato in un modo differente e in una parte diversa del cervello chiamata amigdala, rispetto all’elaborazione dei ricordi quotidiani. Quando accade qualcosa di traumatico, l’impatto dell’evento è così intenso per il nostro cervello da impedire un’elaborazione efficace delle informazioni.
Caratteristiche del ricordo traumatico
Le caratteristiche principali di questo tipo di ricordo traumatico sono le seguenti:
- È frammentato e non organizzato: è molto insolito che questo genere di ricordi abbia la stessa organizzazione di quello di tutti i giorni. Il ricordo traumatico non è coerente, non ha un inizio, una parte intermedia e una fine, non è un ricordo continuo. Gli eventi all’interno del ricordo sono rievocati in modo confuso e non danno vita a una storia organizzata dell’evento. Il risultato di questa mancata organizzazione è che il ricordo non è completo e intero, ma frammentato. Questo vuol dire che la persona ricorda solo aspetti isolati piuttosto che un’unica cosa come evento continuo.
- Viene ricordato in modo involontario: gli stralci di questo ricordo saltano alla mente anche se non si vogliono ricordare o non si decide in modo intenzionale di ricordarli – semplicemente affiorano. I flashback (link alla news sui flashaback) e gli incubi sono esempi di questo. Spuntano anche se non li evochiamo direttamente. Possono essere molto angoscianti visto che non abbiamo il controllo su di essi.
- Sono innescati dalle situazioni: i ricordi traumatici sono scatenati da situazioni particolari che ricordano il trauma. Molto spesso, particolari odori, rumori, luoghi, oggetti, pensieri, comportamenti, persone o sensazioni simili possono innescare un ricordo traumatico. Questo può essere molto angosciante perché non si può sempre controllare cosa si odora, si sente, si vede, si incontra e spesso ci si trova a ricordare cose che non si volevano ricordare.
- Non è collocato nel tempo: questo vuol dire che quando si ricorda, non si ha la sensazione che sia accaduto nel passato, ma si crede stia accadendo in quel momento. Anche se si sa che è successo mesi o anni prima, si sente come se stesse accadendo nel presente e il corpo sta davvero sperimentando le emozioni provate in quell’occasione. Questo, quindi, fa sentire ancora in pericolo e in allerta.
- È congelato nel tempo: il ricordo rimane esattamente lo stesso rispetto a quando si è formato. Questo vuol dire che, contrariamente ai ricordi quotidiani, che si aggiornano e si elaborano con le nuove informazioni, la memoria traumatica non cambia con le nuove informazioni generali e specifiche sull’evento. Questo vuol dire anche che le emozioni provate durante l’evento traumatico sono rimaste “congelate” nel tempo. Si possono sentire esattamente le stesse emozioni intense provate durante l’evento traumatico. Ad esempio, se in quell’occasione si è creduto di morire, quando si ricorda l’evento traumatico, si prova ancora la sensazione di morire, anche se si sa di essere sopravvissuti.
Riferimenti
- Lee, D. (2012). Recovering from Trauma using Compassion Focused Therapy. London: Robinson