Effetti della disregolazione
Come abbiamo più volte detto all’interno di queste news, all’inizio della vita, la connessione con la madre o il caregiver primario funziona come regolatore del sistema nervoso del bambino. Nella Teoria dell’Attaccamento è ben documentato che una connessione sana tra caregiver e bambino è di importanza vitale nel definire lo sviluppo della capacità del bimbo di regolarsi.
Ogni volta che la madre o il caregiver calma con successo il suo bambino, sta effettivamente regolando il sistema nervoso del piccolo, nonostante, ovviamente, non pensi solitamente al processo di cura materna in questi termini. La Teoria dell’Attaccamento documenta come le madri cronicamente depresse, ansiose, arrabbiate o dissociate, impattino sullo sviluppo del bambino; la perturbazione della connessione tra bambino e madre diventa, dunque, traumatica.
Se, per qualunque motivo, il processo di regolazione tra madre e bambino viene disturbato, quest’ultimo non può sviluppare le capacità fondamentali per regolarsi. Se questa capacità nella madre risulta compromessa, non riuscirà a calmare se stessa e quindi a regolare adeguatamente il sistema nervoso del proprio bambino. La stabilità di queste prime connessioni è particolarmente importante anche nello sviluppo di modalità di relazione con il corpo, il sé e gli altri.
Una capacità compromessa di auto-regolazione può impattare negativamente su una persona per l’intero corso della sua vita. Se una capacità sana di auto-regolazione (link “regolazione di sé e delle emozioni”) non diventa parte integrante del nostro sviluppo, diventiamo destabilizzati, e senza questo elemento fondamentale ed essenziale, la vita è una lotta. La disregolazione emotiva è considerata il nucleo dell’accresciuta vulnerabilità di un individuo allo stress e al trauma, ed è vista come l’origine dei problemi psicologici e fisici.
La necessità di sentirsi regolati, a proprio agio nel nostro corpo e nella nostra vita, è così importante che quando siamo in uno stato di disregolazione, proviamo a trovare la regolazione che ci serve, spesso ad ogni costo. Per esempio, la necessità di sentirsi regolati è così forte che le persone fumano o hanno condotte di dipendenza da altre sostanze, nonostante il fatto che sappiano che stanno danneggiando la propria salute. Gli individui disregolati fumano o assumono altre sostanze per acquisire un senso di sollievo anche quando sanno che questo può ucciderli. I tentativi di smettere o rinunciare a qualunque sostanza o comportamento dipendente e auto-distruttivo, come cibo, droghe, sesso compulsivo, alcool o lavorare troppo, spesso falliscono perché è molto difficile rinunciare a un mezzo di auto-regolazione anche quando non è salutare, finché non sarà sostituito con una forma migliore di auto-regolazione. Il protocollo DBT può essere uno strumento di grande efficacia per contrastare queste condotte.
Riferimenti
- Heller, L. & LaPierre, A. (2012). Healing Developmental Trauma. North Atlantic Books