Il PTSD e il disturbo d’ansia sociale di solito si presentano in comorbidità, ed esistono varie possibili ragioni per cui i soggetti con PTSD, confrontati con coloro che non hanno questa diagnosi, sono più a rischio di sviluppare paure correlate a situazioni sociali.
Cos’è il disturbo d’ansia sociale?
Il disturbo d’ansia sociale, chiamato anche fobia sociale, rientra nella categoria dei disturbi d’ansia.
Per ricevere diagnosi di disturbo d’ansia sociale (APA, 2013), è necessario che l’individuo presenti una frequente e continua paura delle situazioni sociali o delle situazioni in cui ci si aspetta in qualche modo una performance. In tali contesti, si può entrare in contatto con persone sconosciute o esporsi alla possibilità del giudizio da parte di altri.
Si può anche sperimentare il timore di mostrarsi ansiosi o di agire in modi che potrebbero risultare imbarazzanti o umilianti. Inoltre, l’imminente contatto con la situazione temuta causa quasi sempre ansia, che può talvolta assumere la forma di un vero e proprio attacco di panico.
Il soggetto riconosce che la paura che sta provando in risposta alle situazioni sociali è irragionevole o maggiore di quanto dovrebbe essere, tuttavia continua a evitare tutte le situazioni che la scatenano. Se non riesce a evitarle, le affronta con alti livelli di ansia e disagio.
Questi sintomi interferiscono in modo significativo con molti aspetti della vita (lavoro, relazioni interpersonali, ecc.) e non sono dovuti a una condizione medica, all’uso di sostanze o ad altri disturbi.
Uno studio recente (2020) ha analizzato la correlazione tra il PTSD e la cognizione sociale, intesa come la capacità di percepire, elaborare e comprendere le informazioni sociali e di rispondervi adeguatamente, avendo la consapevolezza che gli stati mentali e le convinzioni di noi stessi e degli altri possono essere diversi. Il risultato principale dello studio suggerisce che la cognizione sociale è alterata nel PTSD, sia negli aspetti affettivi ed emotivi della Teoria della mente, sia nella difficoltà a identificare ed elaborare emozioni facciali minacciose. Lo studio mostra anche come ci possa essere una difficoltà a elaborare emozioni felici, che possono essere percepite come meno intense o più negative. Le difficoltà di queste diverse componenti della cognizione sociale portano a una conseguente compromissione del funzionamento interpersonale.
Un altro studio (2020) che ha analizzato l’associazione tra il trauma sociale nel PTSD e nel disturbo d’ansia sociale ha mostrato che un terzo delle persone con disturbo d’ansia sociale può soffrire di PTSD in risposta a traumi sociali ed esperire maggiore ansia e sintomi depressivi. Gli autori suggeriscono che la condizione clinica di reazione al trauma sociale di questo campione di individui può essere meglio compresa come una condizione integrata che porta a un senso di minaccia sociale grave e costante che coinvolge ricordi intrusivi ricorrenti dell’esperienza, vigilanza ed evitamento di situazioni sociali.
Perché il PTSD e il disturbo d’ansia sociale sono correlati
Una serie di teorie hanno voluto spiegare perché questi due disturbi risultano correlati. Innanzitutto, i sintomi del PTSD possono far sentire una persona diversa, come se non riuscisse a rapportarsi o connettersi con gli altri. Un soggetto con PTSD può avere difficoltà a comunicare o interagire con gli altri per paura di entrare in contatto con i trigger del trauma. Tutto questo può portare all’insorgenza di un disturbo d’ansia sociale.
Inoltre, molte persone con PTSD provano alti livelli di vergogna, colpa e autocritica e questi sentimenti possono causare un disturbo d’ansia sociale. Per di più, vi sono alcune evidenze secondo cui il disturbo d’ansia sociale nei soggetti con PTSD derivi dalla depressione. Questi soggetti spesso, infatti, sperimentano depressione, che può portare al ritiro sociale, all’isolamento e alla mancanza di motivazione. Tutto ciò, a sua volta, potrebbe quindi contribuire allo sviluppo del disturbo d’ansia sociale.
La ricerca, nel complesso, suggerisce che il collegamento tra il PTSD e il disturbo d’ansia sociale è complesso, e deriva da una serie di fattori, tra cui il corredo genetico, la storia traumatica e le vulnerabilità psicologiche, come la paura di essere valutati negativamente dagli altri.
Trattamento del disturbo d’ansia sociale
Uno degli obiettivi centrali della Terapia Cognitivo Comportamentale per il disturbo d’ansia sociale (2018) è l’identificazione delle convinzioni irrazionali e delle modalità cognitive distorte e la loro sostituzioni con pensieri più realistici.
Ecco alcuni degli obiettivi da perseguire nel trattamento del disturbo d’ansia sociale:
- Correggere le percezioni distorte sulle proprie abilità, sul proprio valore e sulle percezioni degli altri
- Decentrarsi dalla percezione di essere al centro dello spazio mentale altrui
- Gestire la colpa, l’imbarazzo o la rabbia per situazioni passate
- Aumentare l’assertività
- Contrastare la tendenza al perfezionismo ed essere più realistici
- Affrontare la procrastinazione correlata all’ansia sociale
- Applicare la Mindfulness per imparare a vivere il presente piuttosto che essere catturati dalle proprie interpretazioni negative sul futuro
- Esposizione graduata: apprendere a ridurre l’ansia ponendosi in situazioni ansiogene mentre si applicano tecniche cognitive e abilità di Mindfulness. Nell’esposizione in vivo si cominciano ad affrontare situazioni che scatenano un livello minimo di ansia e, una volta padroneggiate, si procede con le situazioni più ansiogene. In questo modo, si va al proprio passo senza sentirsi sovrastati
Riferimenti bibliografici
- American Psychiatric Association, (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders:DSM-5. Washington, D.C: American Psychiatric Association.
- Andri S., Bjornssona, A.S., Hardarsona, J.P., Valdimarsdottira, A.G., Gudmundsdottira, K., Tryggvadottira, A., Thorarinsdottira, K., Wessmana,I., Sigurjonsdottirb, O., Davidsdottirb, S., Thorisdottirc, A.S. (2020). Social trauma and its association with posttraumatic stress disorder and social anxiety disorder. Journal of Anxiety Disorders. 2020 May;72:102228.
- Couette, M., Mouchabac, S., Bourla, A., Nuss, P., Ferreri, F. (2020). Social cognition in post‐traumatic stress disorder: A systematic review. The British journal of clinical psychology. 2019 Jun;59(2):117-138.