Connetterti con te stesso
Spesso le persone che hanno subìto un abuso hanno difficoltà a provare compassione per loro stesse per quello che hanno sofferto, perché potrebbero sentirsi molto disconnesse dalle loro emozioni. Alcuni hanno anche un’immagine distorta di loro stessi da bambini, si vedono come più grandi o più maturi di quello che realmente erano, per esempio. E certamente, la vergogna può impedire loro di riconoscere quanto siano state terribili le esperienze di abuso.
Se stai avendo difficoltà a provare compassione verso di te, l’esercizio seguente ti aiuterà a connetterti di più con te stesso, con i tuoi sentimenti correlati all’abuso e con la realtà della situazione.
Esercizio:
Cosa sarebbe successo se fosse capitato a qualcun altro?
- Per prima cosa radicati (vedi gli esercizi per radicarti e centrarti sul presente usando i cinque sensi])
- Richiama alla mente una delle tue esperienze di abuso
- Immagina che questo abuso sia stato fatto al tuo bambino o a un bambino con cui sei emotivamente connesso
- Nota le tue reazioni emotive mentre immagini che l’abuso accade a questo bambino
- Scrivi la tua reazione emotiva al pensiero che il tuo bambino interiore o un altro bambino amato è stato abusato in questo modo
- Ora scrivi la differenza tra come hai reagito al pensiero che il bambino da te amato sia stato abusato e come hai reagito all’immagine di te cha ha subìto l’abuso. Se hai reagito in modo differente, perché pensi sia stato così? Scrivi le ragioni.
Riferimenti
- Beverly Engel (2015). It wasn’t your fault. New Harbinger.