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Checklist degli effetti dell’incesto sul survivor

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Questa checklist, chiamata Aftereffects Checklist e ideata da Sue Blume (1990), è il frutto di anni di interviste di donne vittime di abuso. Descrive i molteplici modi in cui l’incesto influenza e condiziona chi lo ha subito.

Nessun survivor possiede tutte le caratteristiche elencate e la modalità di espressione delle stesse varia da donna a donna. Quello che è unico e peculiare è il quadro complessivo di emozioni e comportamenti che emerge.

Possiedi molte di queste caratteristiche? Se sì, potresti essere il survivor di un incesto.

  1. Paura di essere sola al buio, di dormire da sola; incubi, terrori notturni (soprattutto di inseguimenti, minacce, trappole)
  2. Sensibilità a ingoiare e a strozzarsi; ripugnanza a bagnarsi il viso quando ci si fa la doccia o il bagno (sensazione di soffocamento)
  3. Alienazione dal corpo –ci si sente a disagio nel proprio corpo; fallimento a prestare attenzione ai segnali del corpo o a prendersi cura del proprio corpo; scarsa immagine corporea; nascondere le fattezze del corpo per evitare attenzione sessuale
  4. Problemi gastrointestinali, disturbi ginecologici (tra cui infezioni vaginali spontanee), mal di testa, artriti o dolore alle articolazioni
  5. Indossare tanti strati di vestiti, anche in estate; indossare indumenti pesanti; difficoltà a togliere i vestiti anche quando è il caso di farlo (mentre si nuota, si fa il bagno, si dorme), estrema riservatezza e richiesta di privacy quando si usa il bagno
  6. Disturbi del comportamento alimentare; abuso di droghe o alcool; altre dipendenze; comportamenti compulsivi
  7. Auto distruttività, graffiarsi e farsi del male
  8. Fobie
  9. Esigenza di essere invisibile, perfetta, o terribilmente cattiva
  10. Ideazione suicidaria, tentativi di suicidio, compreso il “suicidio passivo”
  11. Depressione (a volte paralizzante), pianto apparentemente immotivato
  12. Aspetti legati alla rabbia: incapacità a riconoscere o a esprimere la rabbia; paura di rabbia effettiva o immaginata, rabbia costante, ostilità intensa verso il genere o l’etnia dell’abusante
  13. Dissociazione (depersonalizzazione); ritraumatizzazione, chiudersi in un momento di crisi; intorpidimento psichico, dolore o insensibilità fisica associati a un particolare ricordo, emozione (ad esempio, rabbia) o situazione (ad esempio, sesso)
  14. Controllo rigido dei propri processi di pensiero; assenza di senso dell’humour o estrema solennità
  15. Infanzia nascosta, atteggiamenti infantili, comportamenti di ricerca di sicurezza; nervosismo da adulta per essere guardata o sorpresa; sentirsi scrutata; avere frequenti risposte di sobbalzo
  16. Aspetti legati alla fiducia: incapacità di affidarsi (non è sicuro fidarsi); fiducia totale; fidarsi in modo indiscriminato
  17. Assumere alti rischi (“sfidare il fato”), incapacità ad assumere rischi
  18. Aspetti legati ai confini; questioni di controllo, potere e territorialità, paura di perdere il controllo, comportamenti ossessivo-compulsivi (tentativi di controllare cose non importanti, solo per controllare qualcosa)
  19. Colpa, vergogna, bassa autostima; senso di non valore, apprezzamento di piccoli favori da parte degli altri
  20. Modalità di essere una vittima (vittimizzarsi dopo essere stata vittimizzata dagli altri), soprattutto sessualmente; senso di assenza di potere o di diritto a stabilire limiti o dire di no; modalità di relazione con persone molto più grandi (esordio in adolescenza)
  21. Sentire l’esigenza di “produrre amore ed essere amata”, sapendo istintivamente e facendo quello che l’altra persona vuole o di cui ha bisogno; le relazioni implicano grandi compromessi
  22. Aspetti legati all’abbandono
  23. Rimuovere gli anni precoci (soprattutto da 1 a 12 anni) o una persona o un posto specifico
  24. Sensazione di portare un terribile segreto; impulso a dire, paura di rivelarlo; certezza che nessuno ascolterà, essere solitamente riservata, sentirsi “segnata” (la “lettera scarlatta”)
  25. Sensazione di essere pazza, differente; sentirsi irreale e che tutti gli altri sono reali, o viceversa; creare un mondo di fantasia, relazioni o identità immaginarie (soprattutto per le donne, immaginare o desiderare di essere un uomo, quindi non una vittima)
  26. Negazione: nessuna consapevolezza; repressione dei ricordi; finzione, minimizzazione (“non è stato così terribile”), fare sogni o avere ricordi (“forse è stata la mia immaginazione”); forti e profonde reazioni negative “inappropriate” con una persona, posto o evento; “flash sensoriali” (una luce, un posto, una sensazione fisica) senza un senso del loro significato; ricordare il contesto ma non l’evento
  27. Aspetti sessuali: il sesso viene visto come “sporco”, avversione a essere toccata, specialmente durante la visita ginecologica; forte avversione o esigenza di particolari atti sessuali; sentirsi tradita dal proprio corpo; problemi a integrare la sessualità e l’emotività; confusione o sovrapposizione tra affetto, sesso, dominanza, aggressione e violenza; dover perseguire il potere in campo sessuale che porta a un agito sessuale (abuso di sé e manipolazione, specialmente tra donne; abuso di altri, specialmente tra uomini); essere “seduttiva” o “asessuata” in modo compulsivo; o si è aggressivi sessualmente altrimenti nulla; sesso impersonale e “promiscuo” con sconosciuti insieme all’incapacità di fare sesso nelle relazioni intime (conflitto tra fare sesso e fare l’amore); prostituirsi, spogliarsi, essere “sex simbol”, fare l’attrice porno, agire in modo sessuale in risposta a esigenze di rabbia o vendetta; dipendenza da sesso, evitamento; chiusura; piangere dopo l’orgasmo, tutto ricorda la violazione; sessualizzazione delle relazioni significative; risposta erotica all’abuso e alla rabbia, fantasie sessuali di dominanza o stupro (n.b. l’omosessualità non è un effetto successivo all’incesto)
  28. Modalità di relazione ambivalente o altamente conflittuale (l’intimità è un problema derivante dall’incesto, ma il focus è spostato)
  29. Evitamento di specchi (connessi con l’invisibilità, aspetti di vergogna e autostima; sfiducia sull’immagine corporea percepita)
  30. Desiderio di cambiare il proprio nome (per separarsi dall’abusatore o prendere il controllo autoetichettandosi)
  31. Tolleranza limitata alla felicità; rinuncia attiva alla felicità, riluttanza a dar fiducia alla felicità
  32. Avversione a fare rumore (compreso durante il sesso, piangere, ridere o altre funzioni corporee); ipervigilanza verbale (attento monitoraggio delle parole); tono di voce basso, soprattutto quando è necessario essere ascoltata
  33. Rubare (da adulta), rubare e appiccare incendi (da bambina)
  34. Personalità multipla

Riferimenti

  • Blume, E.S. (1990). Secret Survivors: Uncovering Incest and Its Aftereffects in Women. New York: Ballantine Books
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