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Aspetti emotivi compromessi dal trauma

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Alcune conseguenze successive a un trauma, come abbiamo detto più volte, sono il senso di colpa  la vergogna  e la depressione.

I survivors spesso si sentono in colpa o si vergognano di cose che hanno fatto o non fatto al momento dell’evento e hanno pensieri e credenze negativi sul proprio conto, tra cui la convinzione di non potersi fidare più di loro stessi.

Possono anche avere difficoltà a fidarsi degli altri; questo, a sua volta, può ostacolare il senso di vicinanza e condivisione, così importanti per il benessere personale.

Questi pensieri negativi su se stessi e sugli altri possono contribuire anche allo sviluppo della depressione. Quando le persone sono depresse, infatti, si sentono tristi e possono perdere interesse nelle cose che precedentemente consideravano divertenti o importanti, tra cui lavoro, hobbies o trascorrere del tempo con le persone amate.

A volte, la depressione può portare le persone a credere che la loro vita non ha senso, che non vale la pena vivere e che di conseguenza sarebbe meglio morire. Questi tipi di pensieri possono funzionare come evitamento, in quanto la morte viene concepita come fuga dall’attuale dolore e sofferenza, consentendo in tal modo alla persona di minimizzare il suo disagio.

In alcuni casi, anche la relazione di coppia può risultare compromessa da tutte queste emozioni poiché l’individuo traumatizzato si chiude in se stesso ostacolando lo svolgimento di attività insieme.

Riferimenti

  • Monson, C.M. & Fredman, S.J. (2012). Cognitive-Behavioral Conjoint Therapy for PTSD: Harnessing the Healing Power of Relationships. The Guilford Press
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