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Affrontare il trauma emotivo

  • News

Il trauma emotivo, secondo Lloyd e Sieff (2015), nella sostanza si verifica come risultato di una discrepanza tra il mondo interiore e il mondo esterno di una persona. Come più volte detto in altre news, se il nostro ambiente non può darci quello di cui abbiamo bisogno per crescere, non abbiamo altra scelta che dissociare parti di noi stessi e quindi trascurare aspetti della nostra realtà interiore. Nel tempo, cominciamo ad auto-estranearci. Da questo atteggiamento deriva la vergogna: un senso completamente pervasivo e personificato di essere fondamentalmente incapaci come esseri umani. La vergogna distorce e avvelena le nostre relazioni con noi stessi e gli altri.

Nel tentativo sbagliato di alleviare la sofferenza che deriva dalla dissociazione, l’autoestraneamento e la vergogna, cerchiamo al di fuori di noi stessi qualcosa che ci faccia stare meglio e guarire. Qualsiasi cosa sembra darci un po’ di respiro rischia di diventare l’oggetto di una dipendenza. Comunque, il sollievo è illusorio. Nel nostro mondo interiore, niente cambia. Piuttosto, il nostro tentativo fallimentare di guarire esacerba la dissociazione, rende più profonda la vergogna e intensifica l’autoestraneamento.

La vera cura richiede rivolgersi al mondo interiore e forgiare modi autentici, compassionevoli e responsabili per riconnetterci con noi stessi. Dobbiamo arrivare a conoscere la nostra vergogna dall’interno della nostra personale esperienza, capire da quali convinzioni profonde deriva, interagire con il nostro dolore e individuare la nostra paura. Dobbiamo scoprire come abbandonare noi stessi, smantellare le nostre vecchie difese e costruire una vita che sia radicata nella nostra realtà interna, una realtà che includa l’eredità delle nostre ferite. I sentimenti coinvolti in questo processo possono essere forti, profondi e, a volte, soverchianti. Spaventati da queste emozioni, potremmo tendere a cercare soluzioni più facili. Tuttavia, se vogliamo guarire dal nostro trauma e accogliere una vita che sia autenticamente e unicamente nostra, a questo punto non abbiamo altra scelta se non quella di affrontare le emozioni di questo difficile mondo interiore.

Riferimenti

  • Sieff., D.F. (2015). Understanding and Healing Emotional Trauma. Routledge

Autore/i dell'articolo

Dott.ssa Antonella Montano

Dott.ssa Antonella Montano

  • Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
  • Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
  • Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
  • Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
  • MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
  • Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
  • Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)

Dott.ssa Roberta Borzì

Dott.ssa Roberta Borzì

  • Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
  • Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
  • Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
  • Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.

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