Ron Kurtz e la mindfulness

Lo psicoterapeuta corporeo Ron Kurtz è stato il pioniere dell’uso più ristretto del termine “Mindfulness” per la psicodinamica. La terapia è stata sviluppata dalla tradizione buddhista. Kurtz ha inteso la Mindfulness come un’evoluzione del concetto di “consapevolezza”, integrandola in modo sistematico nella sua metodologia di trattamento.

Nel suo approccio, uno degli obiettivi centrali è quello di aiutare il cliente a sviluppare delle capacità di Mindfulness nel corso del tempo e accrescere l’“osservatore interno”, un ruolo basato sul concetto buddista di testimone. Questo “osservatore” possiede l’abilità di monitorare con precisione i processi dell’organizzazione somatica e psichica di sé, da una certa distanza interiore, mentre il paziente attraversa le sue esperienze.

Una consapevolezza “duale” nasce nel momento in cui il paziente, con l’aiuto del terapeuta, fa l’esperienza ed è contemporaneamente osservatore di sé stesso, in modo non giudicante.

Kurtz ha stabilito dei passaggi metodologici precisi per aiutare i suoi pazienti a monitorare la loro esperienza momento dopo momento.

Da allora, il concetto di Mindfulness si è consolidato sempre più profondamente in altri approcci pedagogici e psicoterapeutici. Inoltre, viene ancora usato nella ben consolidata cornice tradizionale buddista.