Perché abbiamo paura di sentire le nostre emozioni?
Perché abbiamo paura di sentire le nostre emozioni?
Perché abbiamo paura di sentire?
L’energia emotiva è potente e gestirla può spaventare. In effetti, alcune volte spaventa così tanto che chiudiamo completamente il flusso delle nostre emozioni
giustificando questo comportamento con una miriade di ragioni. Diciamo a noi stessi che siamo troppo impegnati per affrontarle. Stanno interferendo con il nostro lavoro proprio in quel momento. Le emozioni sgradevoli sono una perdita di tempo. Sono imbarazzanti. Ci fanno apparire deboli. Quindi, piuttosto che scegliere di provarle a lungo, decidiamo che è più saggio tenerle dentro, bloccarle dall’uscire o allontanarle via.
C’è tanta energia intorno alle emozioni negative. Possono farci sentire come se stessimo perdendo il controllo. Ma tagliare del tutto le emozioni, in realtà, non farà altro che rallentare la nostra crescita e la nostra guarigione.
A lungo termine, una vita davvero produttiva implica che tu impari a ricavare l’energia emotiva vitale che scaturisce quando realizzi e gestisci quello che provi.
Interrogarti sulle tue emozioni ti dice quello che stai provando, quanto è intenso e perché. Questo ha degli effetti incredibili sull’aumento dell’energia. Quando, invece, provi a resistere o a evitare le tue emozioni, in realtà tu resisti o eviti quello che la tua energia potrebbe mostrarti e insegnarti. In altre parole, perdi informazioni molto utili.
Sentire deliberatamente le tue emozioni è un atto di fede. Affrontarle richiede grazia e coraggio. Certamente, è un rischio sentirle. Non sono familiari. Spaventano. Fanno stare male.
Ma il punto è che, se vuoi davvero guarire, devi usare i sentimenti come carburante e non sprecare energia valida per controllarli, sopprimerli o bloccarli.
Superando piano piano, attraverso l’esposizione, la paura delle emozioni, tu permetterai a te stesso di sentire tutti i modi in cui puoi provarle e sperimentare tutti i modi in cui potrai vivere. Imparando a sentire, diventerai più saggio, non solo sulle tue stesse emozioni ma anche su quelle degli altri.
Autore/i dell'articolo
Dott.ssa Antonella Montano
- Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
- Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta
- Fondatrice e Vicepresidente CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
- Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy)
- MBSR teacher. Expert Yoga Trauma teacher certificata Yoga Alliance®-Italia/International
- Membro dell’IACP (International Association of Cognitive Psychotherapy)
- Membro dell’ESTD (European Society for Trauma and Dissociation)
Dott.ssa Roberta Borzì
- Componente del comitato scientifico della Onlus Il Vaso di Pandora, la Speranza dopo il Trauma.
- Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
- Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR.
- Socio Fondatore CBT-Italia – Società Italiana di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale.