Scrivere per guarire
Esiste un modo per migliorare la tua salute: puoi scrivere per guarire, a prescindere dal tipo di trauma che hai subìto. Le tue ferite possono essere un modo per esplorare il tuo vissuto interiore, rivelando le profondità del cuore e dell’anima. Devi solo ascoltarle, metterti accanto a loro, aprirti al dolore, senza trattenerti e lasciando da parte il giudizio, non colpevolizzarti.
Comincia, con le istruzioni che seguiranno, a scrivere i tuoi pensieri e sentimenti più profondi sul trauma e su quello che ti è successo e sta influenzando molto la tua vita. Mentre lo fai, lasciati andare ed esplora questo evento e il modo in cui sta incidendo su di te. Per cominciare, potrebbe essere utile semplicemente scrivere dell’evento in sé, come ti sei sentito quando è accaduto e come ti senti ora.
Potresti cominciare a legare il trauma ad altre parti della tua vita. Ad esempio, pensare: come è collegato alla tua infanzia e alle tue relazioni con i genitori e i familiari più stretti? Com’è collegato a quelle persone che hai amato di più, che hai temuto di più o verso cui sei stato arrabbiato? Come è collegato alla tua vita attuale – i tuoi amici, la tua famiglia, il tuo lavoro e il tuo posto nella vita? E soprattutto, come è correlato a chi sei stato in passato, chi avresti voluto essere in futuro e chi sei adesso?
Ecco alcune istruzioni per la scrittura espressiva.
Tempo: dovresti scrivere per un minimo di 20 minuti al giorno per 4 giorni consecutivi.
Argomento: quello su cui scegli di scrivere dovrebbe essere personale e importante.
Scrivi in modo continuativo: non preoccuparti della punteggiatura, dell’ortografia e della grammatica. Se non hai più nulla da scrivere, traccia una linea oppure ripeti quello che hai già scritto. Mantieni la penna sul foglio finché il tempo a tua disposizione non è finito.
Scrivi solo per te stesso: pianifica di distruggere o nascondere quello che stai scrivendo. Non trasformare questo esercizio in una lettera. L’esercizio è solo per i tuoi occhi. Le lettere, se vorrai, le scriverai in un momento successivo.
La regola del lasciar perdere: se cominci a scrivere e senti di non riuscire a scrivere su un certo evento perché ti porterà a un punto di rottura, SMETTI di scrivere!
Cosa aspettarsi: alcune persone si sentono un po’ più tristi o giù dopo la scrittura espressiva, soprattutto il primo o il secondo giorno. La maggior parte riporta che questo tipo di tristezza è simile al sentire raccontare una storia triste da un amico o a guardare un film triste alla tv. La tristezza potrebbe crescere, ma di solito si abbassa dopo un’ora o quando intraprendi altre attività. Tieni nota di come ti senti dopo aver scritto. Concediti del tempo per riflettere su quanto hai scritto. Sii paziente e compassionevole verso te stesso.
Il metodo di scrittura: il primo e il secondo giorno, concediti almeno 20 minuti per scrivere. Assicurati di avere dopo anche un paio di minuti per rilassarti e riflettere su quanto hai scritto. L’argomento resta essenzialmente lo stesso sia per il primo che per il secondo giorno. Al terzo giorno, potrai cambiare così da considerare l’argomento da un punto di vista o da una prospettiva differente. Scrivi del modo in cui questo evento ha influenzato la tua vita e il modo in cui sei. Esplora soprattutto quegli aspetti profondi in cui ti senti particolarmente vulnerabile. Al quarto giorno, alzati e pensa agli eventi, agli aspetti, ai pensieri e alle emozioni che hai. Sii veramente onesto con te stesso in merito a quello che ti sta accadendo, e fai del tuo meglio per rendere quanto hai scritto una storia significativa che potrai portare con te in futuro.
Riferimenti
- Pennebaker, J.W., Evans, J.F. (2014). Expressive Writing. Words that Heal. Idyll Arbor Inc.